
Teenager, digital painting, NFT, 2021
«Tricolore 2022» è un progetto artistico e sociale che ha come unica “bandiera” un messaggio di riflessione sull’ identità multiculturale in Italia.
Luigi Christopher Veggetti Kanku è un pittore afroitaliano, di origini congolesi, che opera da tempo sulla scena artistica contemporanea.
Il suo amore per l’Italia lo possiamo osservare nelle sue opere passate, in cui ha dipinto, su grandi tele, scorci e vedute di alcune città italiane.
Tra le sue opere principali ci sono i ritratti di donne nere, in cui viene celebrata la femminilità. In apparenza sono volti che vengono percepiti dalla società come africani, ma l’identità che vuole rappresentare l’artista è un concetto più profondo. Molto spesso le protagoniste sono giovani donne afroitaliane; e allora cos’è che determina l’identità?
Lo possiamo vedere, ad esempio in : “Teenager” (2021) un dipinto che ritrae una ragazza nera che fa la classica smorfia da selfie, in voga negli ultimi anni, mostrando la sua lingua colorata con i colori della bandiera italiana. In quest’opera l’artista ha voluto sottolineare che uno degli elementi principali che determinano l’identità di una persona, è proprio la lingua parlata. Nel nostro paese è sempre più frequente conoscere e incontrare giovani che hanno un aspetto da straniero, ma che parlano bene italiano. Sappiamo bene che ogni lingua determina un modo differente di pensare, di formulare e costruire il ragionamento. Inoltre la lingua è anche l’organo collegato a uno dei cinque sensi principali, il gusto. La cultura passa anche attraverso il cibo e la conoscenza delle pietanze tradizionali italiane, per le quali siamo conosciuti in tutto il mondo. Sin da bambini interiorizziamo dei sapori che diventano inevitabilmente nostri, in cui ci identifichiamo. La comunicazione e l’alimentazione sono le fondamenta di una nazione.
L’intero progetto è stato ispirato dall’opera “Le due madri” (2021) ed è una rielaborazione contemporanea della celebre tela di Giovanni Segantini, conservata alla Galleria d’Arte Moderna a Milano.
Christopher dice: «Sono molto contento di aver reinterpretato l’opera di uno dei grandi maestri della pittura italiana. Dopo oltre 130 anni questa tela prende vita in un’altra forma, digitale, impregnata di un contenuto sociale inaspettato. Un’opera dolce che tocca tante tematiche allo stesso tempo, senza mai essere provocazione, solo un inequivocabile punto di riflessione». L’artista con poche e larghe pennellate digitali ha ritratto l’icona della maternità africana, con il bambino dietro la schiena avvolto dal tipico panno tradizionale. La mano della madre, che guarda l’osservatore con dolce fierezza, accarezza il viso della figlia primogenita. Questa è solo una delle differenze con il quadro di Segantini a cui ha fatto riferimento Veggetti Kanku.
Le opere dell’artista devono anche essere viste come un importante patrimonio culturale per le giovani generazioni, in quanto i riferimenti artistici sono sempre stati occidentali ed eurocentrici. La costruzione di una nuova rappresentazione, nella quale i ragazzi afrodiscendenti si possono identificare è il vero messaggio rivoluzionario.
In Italia sono sempre di più i ragazzi afrodiscendenti che attraverso molteplici linguaggi: scrittura, comunicazione social, moda, e arte esprimono il loro pensiero creando nuovi modelli a cui fare riferimento, con prospettive nuove, alle quali la società convenzionata è ancora estranea.
Molto spesso si parla di cambiamento sociale, ma in realtà l’Italia è storicamente un paese multietnico e multiculturale; i riferimenti storici sono stati ignorati, celati e talvolta censurati ed è per questo motivo che le nuove generazioni hanno l’esigenza di conoscere e raccontare le connessioni che legano le proprie origini al paese.
Il primo appuntamento inaugurale è il 20 gennaio 2022 a Venezia, nella Galleria Akka Project, specializzata nella promozione di artisti africani di fama internazionale, in cui saranno esposte quattro opere totalmente digitali, formato NFT, i Non-Fungible Token che certificano e proteggono l’autenticità dell’opera d’arte, firmate dall’artista. La mostra itinerante proseguirà in altre città italiane, ma anche in Africa, Brasile e Stati Uniti.
L’evento internazionale si concluderà a gennaio 2023, al Museum of Fine Arts (MOFA) dell’Università Statale della Florida.
Il tour è stato programmato non solo negli spazi tradizionali della cultura – come musei, gallerie e spazi d’arte – ma anche nelle scuole. La scuola infatti è considerata da sempre il primo vero spazio di inclusione. L’artista oltre a presentare le sue opere dal punto di vista tecnico artistico, sarà soprattutto disponibile ad un momento di dibattito sui temi dell’inclusione e della multiculturalità.
Veggetti dice: “Mi piace l’idea di trattare le scuole al pari di musei e gallerie, portare l’arte direttamente dentro gli istituti. Lo scopo di questo evento è quello di sensibilizzare l’individuo, quindi trovo che sia doveroso partire dalla base, scardinare le dinamiche abituali dell’arte ed entrare nei luoghi dove i cittadini iniziano a formarsi e a costruire il loro senso critico.”
Gli enti di cultura, gallerie e istituzioni, qualora fossero interessati a ospitare il format e ad aderire al progetto possono aggiungersi nel corso di questo anno.
di Benedetta Zangbè
